3150 - Humanitas et Tempus XIX

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

La società si meraviglia della facilità prodigiosa con la quale Franz Schubert dimostra il suo talento. Nell’anno 1815, compose 140 Lieder in un solo giorno, il 15 Ottobre, ne scrisse otto. Ma allora perché non studia il suo modo creativo per comprendere la sua genialità? Sebbene sappia che aveva l’abitudine di scrivere completamente dall’inizio la melodia, poi di specificare l’armonia e infine di comporre il suo lied nella sua integrità, essa non può e soprattutto non vuole accettare che il suo talento era uno solo degli elementi del suo genio musicale. Egli non era soltanto un bambino superdotato. Mise in musica 72 poesie di Goethe, 47 di Mayrhofer , 46 di Schiller, 44 di Müller, 28 di Mattisen, 23 di Hölty, 22 di Kosegarten, 13 di Körtner, 12 di Schober et 6 di Heine. Cosa si vuole di più? Non è sufficiente per dimostrare le sue capacità di genio? Perché occorre che la società si ostini a vedere in lui solo il creatore dell’arte del lied strofico anche se il tempo non lo può permettere? Egli ha illustrato il sentimento romantico tedesco, ha espresso la gioia pacifica ma anche la malinconia, è passato dalla meditazione filosofica al dramma vibrante e tuttavia la società non vede in lui che un semplice musicista di talento. Aveva una salute fragile, non era mai sufficientemente libero e sul resoconto della sua vita quotidiana non gli si attribuirono delle relazioni immorali. Tuttavia alla società piace dire che è morto di sifilide anche se nessuna prova concreta lo dimostra. In questa maniera cerca la stigmatizzazione del suo genio così da dimostrare alla massa che fa bene ad essere normale perché il genio è necessariamente associato a degli effetti secondari intollerabili. Questa linea di pensiero benché semplicistica si è imposta con forza nella popolazione che ha tendenza a considerare i geni con disprezzo o nel migliore dei casi con compassione perché li vede come dei disadattati. Coloro che sono al di fuori dei sentieri battuti non hanno senso per la società. Per la società il genio trasmette segni del pericolo. Così deve convincere la massa del carattere futile del genio se nocivo non lo è. Il problema di Franz Schubert, è di aver fatto parte di queste vittime della società. Così anche gli uomini hanno difficoltà ad afferrare la profondità umana della sua opera. La società incapace di lottare contro le sue anomalie, cerca di trasformare le singolarità in soggetti singolari difettosi. Non cessa mai di ripetere che l’errore è umano come se l’essere umano sia un errore. Per mettersi al riparo dalla musica di Franz Schubert, si rifiuta di dargli qualunque qualità diacronica. La ridusse ad una musica di circostanza ancorata ad un’epoca specifica e soprattutto superata. Tuttavia Franz Schubert non è caduto in questa trappola sociale e gli uomini lo conservano nella loro memoria, perché ci ha mostrato attraverso la sua opera quanto il tempo e l’umanità possono essere legati per creare l’avvenire. Anche chiuso nel passato, il suo genio ci mostra la via del futuro.