15146 - Le fondamenta dell’Umanità
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Quando scrissero sul cielo non gli cedettero.
Avevano descritto l’immaginabile con la loro vita.
Eppure gli altri non riuscivano a vederlo.
Anche se lo guardavano.
Vedevano il percorso ma l’opera rimaneva
invisibile perché non avevano le fondamenta.
Da qualche parte dovevano aggrapparsi.
Avevano bisogno di punti di riferimento almeno all’inizio.
E tutto ciò perché non sapevano volare.
Guardavano il cerchio e non vedevano la costante.
Guardavano i cerchi e non vedevano oltre
il vuoto, la vacuità della policiclicità.
Solo e solamente perché non avevano visto mai
la biblioteca sferica e credevano
che tutti gli edifici erano cubici.
Mentre il cubismo anch’esso aveva i
suoi limiti al di là della fantasia.
Chi poteva vedere le strutture aperte?
Solo coloro che conoscevano le superstrutture.
Ed erano loro le fondamenta dell’Umanità.