15682 - Il ponte del Tempo

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

Il clefti sapeva che la Insurrezione non era facile.

All’inizio del 1821 nessuno, ci credeva.

Eppure dopo alcuni mesi, la nostra gente cambiò.

La Morea con il vecchio aveva dato l’esempio.

Certamente, la Tracia non era il Peloponneso, pensò, e la sua liberazione non sarebbe stata immediata.

Le distanze con Costantinopoli cambiavano i dati.

Ma era l’unico punto di riferimento.

Guardò la sua pianura, come feceva il vecchio.

Sapeva che avrebbe sofferto di nuovo.

Sapeva che la libertà richiedeva sacrifici.

Solo che l’insurrezione era cominciata.

E nessuno poteva ormai fermarla.

Cercò di guardare nell’abisso del Tempo.

E lì vide una quercia ed un ulivo.

Allora pensò al futuro.

E come sarebbero state le cose dopo duecento anni.

Sorrise di nuovo.

Immaginò la nostra gente lamentarsi.

Immaginò i loro malcontenti.

Le loro ordinazioni.

Le loro pretese.

E i loro favori.

Così decise di cominciare il miracolo.

Con tutte le sue forze.

Avrebbe costruito il ponte del Tempo.

Per camminare sopra l’imconcepibile.

E sia, anche se non si ricordano del suo sacrificio.