15790 - Il divieto mortale
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Le barbarie iniziarono la Domenica di San Tommaso.
Una ad una cadevano le teste della nostra gente.
E Adrianopoli si riempì di sangue
Ogni casa custodiva anche la ferita della morte.
La insurrezione non era sufficiente per la rivoluzione.
E la barbarie temeva solo la rivoluzione.
Non voleva che gli schiavi credessero che avrebbero potuto vivere liberi un giorno.
Questa fede cercavano di massacrare.
Ma il massacro delle idee non si può fare.
Questo lo aveva imparato da secoli.
E le islamizzazioni non potevano cambiare il nostro spirito.
Ciascuno diceva: sono nato Cristiano, Cristiano morirò.
Lo aveva vissuto anche altre volte.
E il popolo non cambiava neppure con la più atroce violenza.
Eppure per i barbari non era abbastanza la morte.
Vietarono di dare sepoltura alle vittime.
E chiunque avesse violato questo ordine, era condannato alla pena di morte.
Questo non aveva ostacolato il clefti di dare sepoltura alla sua gente con i corpi senza teste.
Perché tutti sapevano che erano i figli di Antigone.
E che nessuno per quanto potente fosse non poteva cambiare le leggi della Giustizia.