24466 - La sinfonia di pietra ed il Tsumego

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

La fantascienza era l’esistente
per coloro che non potevano rendersi conto
come era il mondo reale.
La maggior parte vedeva il quadro
senza sapere nulla della matrice.
Vedevano ovunque vettori
senza rendersi conto dell’esistenza dei tensori.
Eppure che senso avevano gli indici
se non c’erano gli ingranaggi
salvo che l’orologio fosse atomico.
Era la stessa cosa con il cervello.
Chi poteva comprendere il piccolo problema
se non l’avesse vissuto da vicino.
Se non aveva lo stesso livello.
Il quoziente di intelligenza mostrava solo ciò che si vedeva
non spiegava nulla a colui che non sapeva.
E la misurazione non faceva riferimento alla bilancia.
Le pietre avevano lo stesso peso
aveva importanza solo la loro struttura
e solo il tutto era importante.
Era lo stesso con i neuroni.
Perlomeno per coloro che li adoperavano.
Anche con cento milioni
la differenza che fece la differenza
era il modo di interfaccia.
E la topologia cerebrale assomigliava
ad una sinfonia di pietra.
Allora si sentì il Tsumego.