25141 - Z.E.E. L’età della pietra non terminò per mancanza di pietre
E. Konofagos, N. Lygeros, A. Foscolos
Traduzione: Lucia Santini
Sono passati già 6 anni sterili da quando abbiamo mostrato ai governi greci come affrontare ed impedire dinamicamente il nostro fallimento economico, a causa della crisi economica latente, mettendo in risalto la ricchezza mineraria sottomarina della nostra Z.E.E. greca. Di recente abbiamo mostrato, con le nostre ripetute pubblicazioni che, dopo la scoperta del giacimento super-gigante di gas naturale Zohr, gli studi dell’Università Columbia degli U.S.A. e dell’Università Utrecht dell’Olanda convergono nell’affermare che ci sono possibilità geologiche simili riguardo l’esistenza di analoghi giacimenti di gas naturale a sud di Creta.( fig 1)
Sorpresi però riscontriamo l’infinita indifferenza dei governi i quali, e ciò è palese, conoscono molto bene che è molto più facile e molto più socialista, come potere, governare un popolo greco ridotto in miseria anziché un popolo greco prospero. Inoltre il mondo politico vive e si alimenta con la speranza che ad un certo istante il petrolio ed il gas naturale del pianeta si esaurisca, quindi allora la Z.E.E. sarà completamente inutile per noi tutti.
Però i nostri antistorici governanti non conoscono ancora che la preistoria ci ha insegnato che l’Epoca della Pietra non è terminata per la mancanza di pietre (affermazione dello sceicco arabo-saudita Yamani nel 2000) questo significa che l’epoca del gas naturale non finirà con la mancanza del Gas Naturale. Volenti o nolenti la tecnologia si evolve continuamente e sempre propone nuove soluzioni ai nostri problemi.
Per mettere a confronto infine la totale impotenza del nostro governo sui temi di sviluppo è sufficiente solo dare uno sguardo alla cartina dei 75 lotti attivi in mare aperto dell’Egitto ove digià si stanno effettuando grandissime ricerche e investimenti produttivi (fig.2). L’Egitto ha annunciato che oltre i 75 lotti in mare aperto indirà gare per investimenti di ricerca per altri 28 lotti in mare ed in terra. Al contrario la Grecia ha in questo momento un unico lotto attivo in mare nello Ionio e si dimostra chiaramente completamente soddisfatta.
Come è noto con l’Egitto portiamo a termine colloqui per regolare gli accordi bilaterali e trilaterali con Cipro sui temi ZEE, e per regolare più ampie opportunità di cooperazione economica.
Crediamo che il nostro paese non debba continuare a nutrirsi delle proprie carni distruggendosi nella spartana rupe dell’inattività ma debba creare al più presto possibile una ricchezza mineraria a vantaggio dell’economia e per il bene del suo popolo. Questa ricchezza può essere messa in risalto solo con investimenti per l ‘individuazione di possibili giacimenti di gas naturale di molto importanti e straordinarie dimensioni che possono trovarsi a Sud di Creta, cioè nella faglia del Mediterraneo. In quella zona come abbiamo già detto sono state localizzate zone paleo-laguna dopo studi da parte di noti Atenei e da parte di altri ricercatori.( vedi Fig. 1). Chiaramente rimane sempre la domanda quando finalmente il governo greco si sveglierà e si interesserà al Sud di Creta –perlomeno a livello di studio- come ha già fatto la parte cipriota nella maggior parte delle zone marine che ha attualmente.