26334 - Genocidio e Condanna

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

Tutti coloro che hanno letto il grade scrittore russo Dostoevskij sanno qual è il peso ed il valore dell’opera: Delitto e Castigo. Ma anche costoro non si rendono conto completamente cosa essa significhi a livello pratico per l’Umanità. Nonostante ci sia il contesto del genocidio che la rende completamente comprensibile. Per di più con le recenti condanne dei due Sindaci nel caso del genocidio in Rwanda che avvenne nel 1994 si spiega anche il concetto di procedura di correzione. Poiché questo genocidio è stato riconosciuto a livello internazionale e così pure la sua ufficiale ricorrenza del 7 Aprile. Ma questo chiaramente non è la fine. L’intero caso giudiziario continua anche nel Tribunale Internazionale e le condanne dei barbari, dei responsabili degli atti genocidiari, continuano incessantemente. Il genocidio e la condanna è l’equivalente del concetto di delitto e castigo, solo che ora non si tratta solo dell’opera di un intellettuale, ma di una realtà tangibile. Non siamo più nello stadio del riconoscimento, che in molti ritengono sia quello finale, e neppure nello stadio di penalizzazione. Procediamo più in avanti, verso la procedura della correzione affinché comprendano i genocidiari ed i loro seguaci che il Tempo è con noi e che per nessun motivo dimenticheremo i loro crimini e neppure il loro castigo, perché il genocidio ha come futuro solo la condanna.