26835 - Sulla scacchiera SER
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Studiò la scacchiera Sierpinski-Einstein-Rosen.
E riconobbe subito gli elementi basilari che aveva dentro si se.
Così mentre inizialmente aveva l’impressione
di essere sulla scacchiera
percepì che essa era dentro di lui sin dall’inizio.
E i ponti Einstein-Rosen
avevano influenzato la superstruttura
della sua rete neuronica.
Aveva imparato che la memoria intellettuale era una parte dell’Umanità
che dimora nell’intelligenza.
Semplicemente egli era un esempio strano e sicuramente estremo
poiché la stessa sua intelligenza aveva già dentro di se il modello
dell’uomo incorporato.
In altre parole era anche lui un camaleonte
e il colore del suo invisibile era la struttura di Einstein.
Le cose però erano peggiorate ed avevano preso altre dimensioni
a causa della libertà intellettuale.
Così l’Einstein successivo aveva a sua disposizione delle possibilità
che erano completamente sconosciute al primo
però senza la scomparsa degli elementi basilari della carità.
Per questo motivo era umano, troppo umano.
E questo era il proseguimento del problema
poiché Einstein era stato il modello dell’opera
Cristo di nuovo in croce.
Per di più Nikos Kazantzakis gli aveva scritto che avrebbe dovuto
dedicargli questo libro.
Ed ora comprendeva perché lo torturavano.