27012 - Al castello
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Persino Vienna era stata in pericolo
con la capitolazione di Buda.
Per questo motivo decise
di esaminare in ogni particolare
il sistema difensivo del castello.
Anche adesso il Danubio separava
Buda la collina da Pest
la pianura.
Così la grande difesa avrebbe avuto luogo
in ogni caso nel castello con
il rinforzo della fortezza.
Perché la storia si riscrive.
Specialmente se non l’hai letta.
Si ricordò della città e del castello
Peterwaredein.
Agosto 1716.
Il mese del ritorno.
Con il francese Eugène de Savoie
tutto cambiò e le posizioni ottomane
crollarono.
Questa vittoria condusse alla successiva
di Belgrado la quale ebbe come
seguito il trattato Passarowitz.
Così si liberò l’Ungheria dalla
barbarie che cercò di rubarle
la storia e la sua religione.
Inutilmente però.
La caratteristica ossidionale del castello fece la differenza.
Analizzò le mura e le strutture.
I rinforzi sarebbero stati necessari
inoltre la fortezza nonostante la sua posizione
fosse completamente strategica, non aveva
gli impianti per resistere agli attacchi moderni.
Per questo motivo andò nella famosa
chiesa per accendere una candela.
In pochi vedevano i segni della guerra.
Più rari erano coloro che conoscevano
la resistenza dell’Umanità.
Era storia completa.
Doveva però acquisire il futuro.
Senza paure, solo con l’opera.
La necessità come movente.
Fuori ritrovò i pescatori di pietra.
La difesa aveva bisogno di cambiamenti.
Quale variante di quella italiana lasciava molto
spazio all’attacco.
Pensò allo spirito di Judit.