27117 - Anima solitaria
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Il punto iniziale era la ramificazione.
Aveva scelto il sentiero dell’incrocio.
Dopo un silenzio di tre giorni
era ritornato.
Quindi non era morto o forse ci era riuscito.
E ricordava tutto.
Non era riuscito solo a ritornare
ma aveva evitato la catastrofe.
Fece un’inversione.
Nuovo obbiettivo.
La vecchia biblioteca era chiusa.
Ma nessun libro rimaneva chiuso alla
sua lettura, avrebbe aperto anche la biblioteca
a modo suo chiaramente.
Sentì il codice.
Senza chiavi.
Non era solo l’anima della resistenza.
Era l’unica anima.
Assomigliava all’albero della vita
ma le sue foglie erano codici.
Parlò con la radice.
La teoria aveva funzionato.
Però quante anime avrebbe sostenuto?
Un tempo aveva letto riguardo agli uomini
che erano responsabili della memoria
di un libro.
Era l’epoca in cui li avevano proibiti.
Non aveva pensato allora
che avrebbe potuto essere la rappresentazione
del corpo che regge un’anima.
Solo che adesso pensava a quanti libri la biblioteca
proteggeva.
Quante anime aveva in se.
Eccetto se l’idea era ancora più complessa.
Poiché c’erano anche le enciclopedie…
I libri che non erano libri.
Poiché anch’essi erano nella biblioteca.
Unità molteplici.
Assomigliavano ai libri ma i libri non gli assomigliavano.
Pensò che la scelta del camaleonte
era giusta.
E poiché resisteva anche a loro
avrebbe resistito a molte altre.
Per quanto fosse impossibile, la biblioteca
aveva cambiato facciata.
In superficie era la stessa
però lo strano attrattore aveva cambiato
la sua profondità.