27120 - Rivoluzione mentale
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Solamente nel Tempo non erano soli.
La sensazione della solitudine era solo questione di spazio.
Con il cambiamento del ciclo e i nodi nascosti
cominciò la rivoluzione mentale contro il sistema della barbarie.
Il contrattacco si era organizzato per colpire il nucleo
dei sistemi autarchici e non
soltanto di alcuni.
I modi separati non erano giunti
al disfacimento del nucleo.
Perché assomigliava all’Idra di Lerna e i colpi locali
non cambiavano nulla nel tutto.
Approccio olistico.
Ma anche per questo ci voleva un bersaglio.
E questo doveva generare effetti molteplici.
Una mossa per molti bersagli.
L’aveva appresa tramite il gioco strategico.
Ed ora vedeva le mosse di preparazione.
Rianalizzò la cartina del mondo.
Cercò gli hochis.
E mentre il centro era in Europa,
la scelta doveva essere fatta nell’angolo.
I diritti erano cominciati in Australia,
ma il bersaglio era nell’altro angolo.
Perché è lì che si era avverato il colpo terroristico
simbolico del ventunesimo secolo.
E nello stesso luogo si trovava l’Organizzazione
Delle Nazioni Unite.
Macrocosmo nel microcosmo del macrocosmo.
Lì c’era anche la torre della libertà.
La scelta solo fortuita non era.
Così il gruppo si preparò per una nuova
missione. Non era la prima volta.
Eppure ora tutto era cambiato.
E l’azione avrebbe avuto bersagli molteplici.
La pietra si sarebbe dovuta posizionare
in un punto di enorme influenza
perché la partita era già cominciata.
Mai avevano dimenticato le vittime,
i morti dell’undici Settembre, e neppure
i nascituri del secolo.
Lì era stata posizionata la croce.
Lì doveva avvenire la resurrezione.
Fase di prontezza per New York.
Nulla sarebbe stato come prima.
Perché doveva giocare
in modo unico
per l’Umanità
anche se avesse dovuto morire
per la seconda volta.