27122 - La libertà illumina il mondo
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Un altro passo era necessario in questa preparazione
mentale. Erano d’accordo sin dall’inizio.
Quell’isoletta aveva una doppia importanza simbolica.
Perché il simbolo era un dono della Francia
ed era il primo segno che vedevano
gli immigrati d’ Europa.
Per questo motivo apparteneva ai Monumenti
del Patrimonio Mondiale.
Per lo stesso motivo era chiusa per anni dopo
le torri.
Ed ora dovevano vedere da vicino la statua
o forse dovevano vedere come li vedeva lei da lì
dove era quando volavano sopra la città.
Bartholdi 1886.
E struttura di Eiffel.
Rame e acciaio contro la barbarie.
Mentre era digià in pericolo.
Perché quel simbolo era ormai importante
per tutta l’Umanità.
Il loro sguardo esaminava tutto palmo per palmo.
L’assedio poteva colpirlo
e non lo volevano.
Cento anni prima era stata già ferita.
Lo sguardo era del passato ed esisteva
prima dei grattaceli.
Aveva l’altezza della necessità,
ed la profondità del contrattacco.
Perché la statua della libertà rappresentava
la libertà contro gli usurpatori
chiunque essi fossero.
E se si era evoluta con la storia,
la sostanza non era cambiata.
I sette raggi dello stemma
erano i sette oceani e i sette continenti
in altre parole rappresentavano il mondo
senza eccezione.
Secondo questo concetto era un simbolo
di valore per l’Umanità
ed era un bersaglio per la barbarie.
Senza protezione era una nuova vittima.
Il Mostro lo aveva calcolato
nei suoi scenari.
Per questo motivo avevano intrapreso questa missione.
Per propria esperienza avevano la grande immagine.
Era lo stato intermedio della necessità
sulla nuova scacchiera
ove erano state poste le pietre.