27845 - Il mondo della verità

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

Il mondo della verità era in pericolo di cancellazione della memoria.
L’esistenza dei computer lo aveva dimostrato.
Si domandò cosa sarebbe successo con la loro vita
ed in seguito con il loro pensiero.
I computer che aveva in mente non erano quelli che vedeva.
Avevano altre prestazioni e un’altra natura.
Erano codici aperti non chiusi.
Aveva una ostilità per i mondi chiusi.
Le strutture aperte erano necessarie
prima ancora di rendersi conto che esistessero.
La lingua non poteva essere limitata in una grammatica.
Le strutture sintattiche non erano sufficienti.
C’era bisogno della semantica e venerava l’etimologia.
Con essa vedeva non solo la storia delle parole
ma anche la traccia dei pensieri degli uomini
una primo approccio del pensiero dell’Umanità.
La religione era solo l’inizio
non costituiva la fede
la quale aveva bisogno dell’opera per sfuggire alle credenze.
E le icone non mostravano l’architettura della chiesa.
I primi testi erano doni.
All’inizio oggetti in seguito testi e alla fine soggetti
perché l’opera creò l’entità
e questo dall’inizio
grazie al valore umano. Non era diventato Uomo.
Era già umano, molto umano.