28362 - Il popolo dell’Arcipelago delle Chagos

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

Il popolo dell’Arcipelago delle Chagos è stato integralmente espulso e deportato verso Mauritius e le Seychelles, dal governo britannico dal 1966 fino al 1973. Questa deportazione aveva come scopo, perlomeno in maniera ufficiale, di creare una base militare aperta dell’esercito americano. Il problema è che si tratta puramente e semplicemente di una spoliazione dei diritti di un popolo autoctono. In realtà possiamo vedere che questo approccio è stato premeditato e non corrisponde al risultato di un malinteso. In effetti il governo inglese, tre anni prima dell’indipendenza di Mauritius nel 1968, ha trasformato la colonia amputandole l’Arcipelago delle Chagos grazie a una scissione formale che gli ha permesso di costituire un territorio britannico d’oltre mare, cioè dell’oceano Indiano. Questo modo di fare, avrebbe dovuto in teoria, premunirlo dalla successiva rivendicazione da parte di Mauritius. Solo che in pratica, il popolo dell’Arcipelago delle Chagos è stato separato da Mauritius per meglio essere isolato e finalmente espulso e deportato senza essere considerato ufficialmente come una nazione. Noi abbiamo dunque un caso che si basa su una problematica militare ma che non è incompatibile con l’esistenza di un popolo autoctono e ancor più di una scissione che non ha un senso nazionale poiché è prima di tutto arbitraria e artificiale. Infine, non c’è opposizione da parte di Mauritius per il funzionamento della base americana. Così è possibile mettere in atto una soluzione.