29091 - La parte sovietica di Kemal
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Kemal per diventare genocida aveva bisogno di sostegni, perché doveva ribaltare in maniera violenta anche il Trattato di Sèvres del 1920. Su questa traiettoria, lo aiutò il suo rapporto amichevole con l’Unione Sovietica. Così, mentre è d’uso in Grecia porre il Trattato di Losanna del 1923 subito dopo il Trattato di Sèvres, esiste invece anche l’oscuro Trattato di Kars del 1921. In questo trattato fra le due barbarie, si organizza in concreto il ribaltamento politico del Trattato di Sèvres. Eppure i riferimenti a questa fase insidiosa sono evitati ad arte. In pratica vediamo che cancella ogni trattato precedente che sia stato firmato eccetto chiaramente al Trattato di Mosca, il che significa che de jure nessuno dei firmatari riconosce il Trattato di Sèvres e l’Armenia Sovietica in particolare la quale ne sarà la vittima. Questo approccio è caratteristicamente sovietico, poiché impone l’eliminazione di una parte della storia e prepara un genocidio sia livello pratico e tattico che giunge a rinforzare una sequenza. Inoltre questo Accordo di Kars dopo la sua firma permetterà a Kemal l’uso dell’armamento sovietico per combattere gli Armeni gli Assiri e i Greci. In altre parole, Kemal avrà il sostegno dell’armamento dell’Unione Sovietica, la quale crede di aver trovato la maniera diretta per colpire le Grandi Potenze che considerava essere soltanto sistemi capitalistici che doveva sterminare in ogni modo anche a costo di camminare a pari passo con un genocidio nella zona. Così Kemal ottenne le forze in maniera sovietica, che lo sappiano coloro che sostennero e sostengono queste ideologie, nonostante abbiano subito di tutto come rifugiati.