36702 - Condizioni iniziali
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Tutti gli schermi erano aperti ed attendevano le istruzioni. Alcune erano scritte ed altre erano orali tramite il riconoscimento della voce e comunicazione. Egli però voleva che a questo livello essi giungessero anche alla comprensione, e questa era la difficoltà delle condizioni iniziali. Dovevano escogitare qualcosa che non fosse un semplice macro comando. All’inizio tutti esaminavano l’intelligenza artificiale come una sequenza che non cambiava le condizioni iniziali e specificatamente l’assiomatica. Era una semplice risposta alla domanda del cambiamento della assiomatica della robotica. Davano l’impressione che la sicurezza derivasse da una proprietà invariabile dell’assiomatica. Poiché avevano studiato già gli effetti di un cambiamento assiomatico. Non avevano in mente solo le geometrie di Euclide, Riemann e di Lobachevsky poiché non avevano dimenticato l’assioma delle scelta e ancor meno l’assioma del computer nelle dimostrazioni teoriche. Ma cosa dire per l’introduzione della bioetica in questo campo. Cioè quale sarebbe stata l’etica dei computer. Questa era la domanda per tutti coloro che non avevano idea dell’esistenza delle superstrutture. Il problema che si presentò loro era così semplice che li sorprese. Egli voleva inizialmente che essi scrivessero una procedura capace di cambiare se stessa. Un’ontologia capace di scrivere da sola la sua nuova teleologia.