72158 - Il lontano passato

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

Il lontano passato non fu influenzato dal periodo della propaganda, rappresentava
quindi la base per lo sviluppo della strategia del futuro. La maggior parte delle vittime
erano giovani che non avevano vissuto la guerra fredda ed avevano l’impressione che
non ci fosse nessun contesto di barbarie. Non erano a conoscenza neppure del
genocidio del 1932 e 1933. Leggevano i giornali senza dare importanza ai libri.
Guardavano il tempo meteorologico ma non vedevano il Tempo. Vivevano all’interno
di una parentesi tecnica che si era trasformata in una palla sociale gonfiabile, la quale
esplose con la barbara invasione e con tutti i crimini che si susseguirono. I
bombardamenti erano solo il primo stadio, seguì poi l’assedio, le torture e le violenze
carnali. Solo allora alcuni aprirono gli occhi ma c’erano anche coloro che non
volevano vedere la luce per non essere costretti a condannare l’ideologia nelle quale
credevano per tanti anni, senza mai chiedersi a quali risultati avesse condotto in
passato la sua motivazione. Costoro avevano la sindrome di Stoccolma rispetto ai
membri appartenenti ai nuclei ideologici più intransigenti che odiavano la libertà.