La fede poteva cambiare tutto. Era un fattore che non conosceva la barbarie. Non era solo il sacrificio che valeva nella battaglia per la liberazione. Il sacrificio non aveva senso senza la fede. Oltretutto era anche più facile. La fede aveva bisogno d’altro, di un altro. Dovevi credere in qualcosa, in qualcuno e questo era difficile, poiché dovevi superare il limite di te stesso e vivere qualcosa di più grande. Questa capacità era rara. Eppure queste rare persone erano capaci di generare il futuro. L’intelligenza era un futuro imprigionato nel passato, come una statua dentro il marmo dal quale scaturiva la bellezza che avrebbe salvato il mondo. L’intelligenza era venuta dal futuro per cambiare il passato affinché vivesse la memoria. Era la strategia della storia. Occorreva però la profondità affinché si manifestasse la portata della policiclicità. Solo cosi appariva anche la grandezza della fede. Anche se c’era da prima. Questo si vedeva dal grattacielo, dal quale non avevano immaginato che avrebbe dato l’accesso al futuro mentre era ancorato nel passato. Questo vide questo avvenne.