19673 - La continuità del Tempo
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Prima delle ramificazioni, gli uomini vedevano solo l’Impero.
Non avevano percepito le strutture parallele.
E la super-struttura era invisibile.
Dovevano prima scoprire le basi.
E la fondazione del Tempo.
Non si avverava però senza il concetto di continuità.
In passato tutto era ovvio.
Fino allo stato cosciente.
Poiché nulla esiste fino al momento in cui lo si pensa.
In realtà, ci voleva l’atto.
Per l’atto, la visione.
Per la visione, l’utopia.
E per l’utopia, l’inconcepibile.
Da quell’istante in poi cominciò la missione.
Poi il risveglio.
Poi il buio, con l’illuminazione.
Se ci fosse stata la continuità, non si sarebbe dovuta fermare.
Nessuno doveva perdere la staffetta.
Per quanto duro fosse.
Gli uomini dovevano sopportarlo.
Perlomeno i rari.
E così fu.
Così nacquero gli Acriti del Tempo.
Lì ove era necessario.